Divisioni, lacerazioni, strappi. Termini e situazioni ricorrenti nelle vicende dei gruppi dell'estrema sinistra di quegli anni e di riflesso anche delle realtà radiofoniche che ne interpretavano le tante diverse anime. Ed erano davvero tante! A Roma, dal 24 maggio 1977, la radicalità dei gruppi dell'Autonomia Operaia, si manifesta attraverso i microfoni di Radio Onda Rossa. Da Via dei Volsci, quartiere San Lorenzo, in una strada di stabili occupati, da dove ancora oggi trasmette, dava voce alle espressioni più estreme del Movimento. Il palinsesto era gestito da gruppi di base, di quartiere, che assicuravano i turni per la messa in onda. Al contrario di oggi, la musica, era trattata al pari di uno stacco. Tutto era infatti basato su programmi parlati, microfoni aperti, trasmissioni autogestite di gruppi femministi o di studenti. La cifra distintiva era quella di un'informazione destrutturata, dai tempi dilatati. La scarsa attenzione alla forma rispecchiava la voglia di mediare il meno possibile, dando priorità assoluta al messaggio. “Effe emme – gli anni delle radio libere” Diario Minimo di Renato Sorace.

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